Benvenuti sul blog dello Studio La Porta “Dottori Commercialisti e Revisori Legali”. In questo articolo approfondiremo tutto ciò che c’è da sapere sul fisco e sulle tasse, fornendo una guida completa per orientarsi nel complesso mondo della fiscalità.
Addio Modello INTRA: dal 2030 arriva la Fattura Elettronica Europea
A partire dal 1° luglio 2030, il sistema IVA dell’Unione Europea subirà una trasformazione radicale: il modello INTRA, attualmente utilizzato per la certificazione fiscale delle operazioni intracomunitarie, sarà abolito e sostituito dall’obbligo di emissione della fattura elettronica europea per tutte le operazioni B2B tra operatori UE. Questa rivoluzione è sancita dalla Direttiva UE 2025/516, pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 25 marzo 2025, nell’ambito del cosiddetto “Pacchetto VIDA” (VAT in the Digital Age).
Cosa cambia dal 1° luglio 2030
Abolizione dei modelli INTRA a fini fiscali: Dal 2030, non sarà più necessario compilare e trasmettere i modelli INTRA per la certificazione fiscale delle operazioni intra-UE. Gli elenchi INTRA resteranno in vigore solo per finalità statistiche, come previsto dal Regolamento UE 638/2004.
Obbligo di fatturazione elettronica europea: Tutte le operazioni intra-UE dovranno essere documentate tramite una fattura elettronica standardizzata a livello europeo, trasmessa in tempo reale alle autorità fiscali nazionali e poi al nuovo VIES centrale europeo.
Nuovi formati e protocolli: Le fatture elettroniche europee dovranno essere emesse nei formati UBL o CII, diversi dall’attuale XML utilizzato in Italia. I sistemi di trasmissione saranno quindi differenti rispetto a quelli nazionali.
Comunicazioni digitali DRR: Ogni transazione sarà accompagnata dall’invio di una “Digital Reporting Requirement” (DRR), comunicazione digitale strutturata che consentirà controlli incrociati immediati e più efficaci contro le frodi IVA.
Single VAT registration: Sarà introdotta la registrazione IVA unica europea, evitando la necessità per le imprese di registrarsi in più Stati membri quando operano in diversi Paesi UE.
Maggiori informazioni richieste: Le nuove fatture elettroniche dovranno riportare, oltre ai dati oggi previsti dai modelli INTRA, anche informazioni aggiuntive come le coordinate bancarie, per tracciare i flussi finanziari collegati alle operazioni commerciali.
Perché viene abolito il modello INTRA?
Il modello INTRA, nato per raccogliere dati aggregati sulle operazioni intra-UE, si è rivelato nel tempo poco tempestivo e non sempre efficace nel contrasto alle frodi IVA, in particolare quelle “carosello”. Il nuovo sistema digitale, invece, garantirà:
Trasmissione in tempo reale dei dati alle autorità fiscali
Maggiore granularità delle informazioni
Scambio automatico e immediato tra le amministrazioni degli Stati membri
Controlli incrociati centralizzati tramite il VIES europeo
Impatti pratici per le imprese
Le aziende che operano con l’estero dovranno:
Adeguare i propri sistemi di fatturazione elettronica ai nuovi standard europei (UBL/CII)
Automatizzare la generazione e la trasmissione delle DRR
Formare il personale sulle nuove procedure e tempistiche
Aggiornare i processi interni per garantire coerenza tra emissione, comunicazione e pagamento
Fonti autorevoli e riferimenti normativi
Direttiva UE 2025/516: introduce l’obbligo di fatturazione elettronica intra-UE e l’abolizione dei modelli INTRA a fini fiscali dal 1° luglio 2030.
Pacchetto VIDA: insieme di riforme pubblicato in GU UE il 25 marzo 2025, volto alla digitalizzazione del sistema IVA europeo.
Regolamento UE 638/2004: mantiene gli elenchi INTRA a fini statistici.
Chiarimenti Agenzia delle Entrate: fino all’entrata in vigore delle nuove norme, restano valide le regole attuali su fatturazione elettronica verso l’estero e modelli INTRA, come da FAQ pubblicate e aggiornate negli anni passati.
Esempio pratico: come cambierà la gestione di una cessione intra-UE dal 2030
Scenario attuale (fino al 30 giugno 2030) Un’azienda italiana, Alfa Srl, vende merci a una società francese, Beta SA.
Alfa Srl emette una fattura (oggi anche elettronica, ma non secondo standard UE) senza applicazione dell’IVA (operazione non imponibile ex art. 41 DL 331/1993).
Alfa Srl compila il modello INTRA-1 per comunicare l’operazione all’Agenzia delle Entrate e all’Istat, indicando dati aggregati sulle cessioni intra-UE effettuate.
Beta SA registra la fattura e, secondo la normativa francese, assolve l’IVA nel proprio Paese tramite reverse charge.
Scenario futuro (dal 1° luglio 2030) La stessa operazione avverrà così:
Alfa Srl dovrà emettere una fattura elettronica europea in formato UBL 2.1 o CII, contenente tutte le informazioni richieste dalla normativa unionale (dati delle parti, descrizione, importi, coordinate bancarie, ecc.).
La fattura sarà trasmessa attraverso una piattaforma certificata Peppol o altro canale europeo abilitato, non più tramite SDI italiano, ma secondo i nuovi standard europei.
La fattura elettronica sarà inviata sia all’acquirente (Beta SA) sia all’Agenzia delle Entrate italiana, che la trasmetterà al VIES centrale europeo per i controlli incrociati.
Non sarà più necessario compilare il modello INTRA a fini fiscali: la trasmissione della fattura elettronica europea sostituirà integralmente questo adempimento.
Beta SA riceverà la fattura elettronica europea tramite il proprio access point Peppol o sistema nazionale compatibile e assolverà l’IVA secondo le regole francesi, ma la transazione sarà già monitorata in tempo reale dalle autorità fiscali di entrambi i Paesi.
Passaggi chiave dell’esempio
Fase
Oggi (con Modello INTRA)
Dal 2030 (con Fattura elettronica UE)
Emissione fattura
Fattura cartacea/elettronica nazionale
Fattura elettronica UE (UBL/CII)
Trasmissione dati
Modello INTRA mensile/trimestrale
Invio in tempo reale tramite Peppol/altro
Contenuto dati
Dati minimi + aggregati INTRA
Dati dettagliati + coordinate bancarie
Flusso informativo
Agenzia Entrate/Istat (Italia)
Agenzia Entrate + VIES centrale (UE)
Controlli
Ex post, su dati aggregati
In tempo reale, su dati granulari
Obblighi per l’operatore
Fattura + INTRA
Solo fattura elettronica europea
Vantaggi e implicazioni
Semplificazione: l’operatore non dovrà più gestire due adempimenti distinti (fattura e INTRA), ma solo la trasmissione della fattura elettronica europea.
Controlli più efficaci: le autorità fiscali potranno incrociare i dati in tempo reale, riducendo i rischi di frodi IVA.
Uniformità: tutte le imprese UE utilizzeranno lo stesso formato e canale di trasmissione, facilitando l’automazione e la digitalizzazione dei processi
Conclusioni
Dal 1° luglio 2030, la gestione delle operazioni intra-UE sarà completamente digitalizzata: il modello INTRA sarà superato dalla fattura elettronica europea, che diventerà il fulcro della certificazione e del controllo fiscale delle transazioni tra operatori dell’Unione. Le imprese dovranno prepararsi per tempo, aggiornando i propri sistemi e processi per essere conformi alle nuove regole europee.
Benvenuti sul blog dello Studio La Porta “Dottori Commercialisti e Revisori Legali”. In questo articolo approfondiremo tutto ciò che c’è da sapere sul fisco e sulle tasse, fornendo una guida completa per orientarsi nel complesso mondo della fiscalità.
Addio Modello INTRA: dal 2030 arriva la Fattura Elettronica Europea
A partire dal 1° luglio 2030, il sistema IVA dell’Unione Europea subirà una trasformazione radicale: il modello INTRA, attualmente utilizzato per la certificazione fiscale delle operazioni intracomunitarie, sarà abolito e sostituito dall’obbligo di emissione della fattura elettronica europea per tutte le operazioni B2B tra operatori UE. Questa rivoluzione è sancita dalla Direttiva UE 2025/516, pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 25 marzo 2025, nell’ambito del cosiddetto “Pacchetto VIDA” (VAT in the Digital Age).
Cosa cambia dal 1° luglio 2030
Abolizione dei modelli INTRA a fini fiscali: Dal 2030, non sarà più necessario compilare e trasmettere i modelli INTRA per la certificazione fiscale delle operazioni intra-UE. Gli elenchi INTRA resteranno in vigore solo per finalità statistiche, come previsto dal Regolamento UE 638/2004.
Obbligo di fatturazione elettronica europea: Tutte le operazioni intra-UE dovranno essere documentate tramite una fattura elettronica standardizzata a livello europeo, trasmessa in tempo reale alle autorità fiscali nazionali e poi al nuovo VIES centrale europeo.
Nuovi formati e protocolli: Le fatture elettroniche europee dovranno essere emesse nei formati UBL o CII, diversi dall’attuale XML utilizzato in Italia. I sistemi di trasmissione saranno quindi differenti rispetto a quelli nazionali.
Comunicazioni digitali DRR: Ogni transazione sarà accompagnata dall’invio di una “Digital Reporting Requirement” (DRR), comunicazione digitale strutturata che consentirà controlli incrociati immediati e più efficaci contro le frodi IVA.
Single VAT registration: Sarà introdotta la registrazione IVA unica europea, evitando la necessità per le imprese di registrarsi in più Stati membri quando operano in diversi Paesi UE.
Maggiori informazioni richieste: Le nuove fatture elettroniche dovranno riportare, oltre ai dati oggi previsti dai modelli INTRA, anche informazioni aggiuntive come le coordinate bancarie, per tracciare i flussi finanziari collegati alle operazioni commerciali.
Perché viene abolito il modello INTRA?
Il modello INTRA, nato per raccogliere dati aggregati sulle operazioni intra-UE, si è rivelato nel tempo poco tempestivo e non sempre efficace nel contrasto alle frodi IVA, in particolare quelle “carosello”. Il nuovo sistema digitale, invece, garantirà:
Trasmissione in tempo reale dei dati alle autorità fiscali
Maggiore granularità delle informazioni
Scambio automatico e immediato tra le amministrazioni degli Stati membri
Controlli incrociati centralizzati tramite il VIES europeo
Impatti pratici per le imprese
Le aziende che operano con l’estero dovranno:
Adeguare i propri sistemi di fatturazione elettronica ai nuovi standard europei (UBL/CII)
Automatizzare la generazione e la trasmissione delle DRR
Formare il personale sulle nuove procedure e tempistiche
Aggiornare i processi interni per garantire coerenza tra emissione, comunicazione e pagamento
Fonti autorevoli e riferimenti normativi
Direttiva UE 2025/516: introduce l’obbligo di fatturazione elettronica intra-UE e l’abolizione dei modelli INTRA a fini fiscali dal 1° luglio 2030.
Pacchetto VIDA: insieme di riforme pubblicato in GU UE il 25 marzo 2025, volto alla digitalizzazione del sistema IVA europeo.
Regolamento UE 638/2004: mantiene gli elenchi INTRA a fini statistici.
Chiarimenti Agenzia delle Entrate: fino all’entrata in vigore delle nuove norme, restano valide le regole attuali su fatturazione elettronica verso l’estero e modelli INTRA, come da FAQ pubblicate e aggiornate negli anni passati.
Esempio pratico: come cambierà la gestione di una cessione intra-UE dal 2030
Scenario attuale (fino al 30 giugno 2030)
Un’azienda italiana, Alfa Srl, vende merci a una società francese, Beta SA.
Alfa Srl emette una fattura (oggi anche elettronica, ma non secondo standard UE) senza applicazione dell’IVA (operazione non imponibile ex art. 41 DL 331/1993).
Alfa Srl compila il modello INTRA-1 per comunicare l’operazione all’Agenzia delle Entrate e all’Istat, indicando dati aggregati sulle cessioni intra-UE effettuate.
Beta SA registra la fattura e, secondo la normativa francese, assolve l’IVA nel proprio Paese tramite reverse charge.
Scenario futuro (dal 1° luglio 2030)
La stessa operazione avverrà così:
Alfa Srl dovrà emettere una fattura elettronica europea in formato UBL 2.1 o CII, contenente tutte le informazioni richieste dalla normativa unionale (dati delle parti, descrizione, importi, coordinate bancarie, ecc.).
La fattura sarà trasmessa attraverso una piattaforma certificata Peppol o altro canale europeo abilitato, non più tramite SDI italiano, ma secondo i nuovi standard europei.
La fattura elettronica sarà inviata sia all’acquirente (Beta SA) sia all’Agenzia delle Entrate italiana, che la trasmetterà al VIES centrale europeo per i controlli incrociati.
Non sarà più necessario compilare il modello INTRA a fini fiscali: la trasmissione della fattura elettronica europea sostituirà integralmente questo adempimento.
Beta SA riceverà la fattura elettronica europea tramite il proprio access point Peppol o sistema nazionale compatibile e assolverà l’IVA secondo le regole francesi, ma la transazione sarà già monitorata in tempo reale dalle autorità fiscali di entrambi i Paesi.
Passaggi chiave dell’esempio
Vantaggi e implicazioni
Semplificazione: l’operatore non dovrà più gestire due adempimenti distinti (fattura e INTRA), ma solo la trasmissione della fattura elettronica europea.
Controlli più efficaci: le autorità fiscali potranno incrociare i dati in tempo reale, riducendo i rischi di frodi IVA.
Uniformità: tutte le imprese UE utilizzeranno lo stesso formato e canale di trasmissione, facilitando l’automazione e la digitalizzazione dei processi
Conclusioni
Dal 1° luglio 2030, la gestione delle operazioni intra-UE sarà completamente digitalizzata: il modello INTRA sarà superato dalla fattura elettronica europea, che diventerà il fulcro della certificazione e del controllo fiscale delle transazioni tra operatori dell’Unione. Le imprese dovranno prepararsi per tempo, aggiornando i propri sistemi e processi per essere conformi alle nuove regole europee.
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